Asilo nido a Muggia
Il nido d’infanzia L’Arca è un’istituzione educativa che, oltre ad avere funzioni di cura, si configura come un luogo di formazione e apprendimento.
Un luogo dove bambine e bambini possono vivere esperienze formative significative e di socializzazione, un attore che sostiene le capacità educative dei genitori e favorisce la conciliazione dei tempi di lavoro della famiglia; un soggetto che concorre alla prevenzione delle situazioni di svantaggio psicofisico e sociale, contribuisce ad integrare le differenze ambientali e socio-culturali e svolge attività di collegamento con il territorio.
La struttura educativa si inserisce bene nel tessuto sociale della cittadina che la ospita, in quanto le sue caratteristiche logistiche e la spiccata indole cooperativa le permettono di interagire attivamente con il territorio. Da molto tempo è attiva una convenzione annuale con il Comune di Muggia per quanto riguarda la copertura di alcuni posti e, inoltre, il nido L’Arca partecipa ad iniziative promosse dall’Ente pubblico quali “L’addobba l’albero”, collaborando con altri servizi educativi per adornare l’abete della piazza principale nel periodo delle festività natalizie e prendendo parte alla piccola sfilata di Carnevale organizzata per tutte le scuole il Venerdì Grasso. In questi anni abbiamo concretizzato buone collaborazioni con il nido comunale e con alcuni servizi dedicati alla fascia 3-6 anni, incontrando operatrici e bambini in situazioni di gioco/attività o compartecipando a corsi di formazione su temi di comune interesse.
Organizzazione degli spazi per i bambini
La sistemazione degli spazi costituisce un prerequisito di fondamentale importanza per il corretto svolgimento dell’esperienza educativa sia personale che sociale. L’asilo nido di Muggia si compone di:
- spazio accoglienza
- bagnetti dei bambini in cui si svolgono le attività quotidiane di cura del bambino
- spazi per il riposo (nella stanza del sonno della sezione lattanti sono presenti lettini con sponde alte o cullette per i piccolissimi)
- spazi per attività e pranzo
- spazio esterno attrezzato, pavimentato e delimitato da una recinzione
Gli spazi a disposizione, in particolar modo gli spazi dedicati alle attività e gioco, sono suddivisi e organizzati in base alle attività da svolgere e all’età dei bambini e sono stati organizzati tenendo conto dei bisogni affettivi e della necessità di sperimentazione e conoscenza di ciascuno.
Gli spazi del nido d'infanzia L'arca
Modello teorico di riferimento e metodologia
Come per altre strutture del Consorzio, abbiamo approfondito gli studi di tutti quegli autori, sia di inizio secolo che modernissimi, che hanno esplorato le possibilità della teoria psicoanalitica in ambito educativo, ponendo l’attenzione sulla centralità dei processi evolutivi in età precoce per la comprensione delle personalità. In particolare, per quel che riguarda il metodo osservativo, gli educatori usano quello che Ester Bick, fondatrice del Centro Tavistock di Psicologia Infantile di Londra, ha definito come osservazione partecipata, metodo codificato e sperimentato a lungo anche per le istituzioni educative, soprattutto per gli asili nido.
Attenzione e studio vengono posti ai primi legami umani, quelli che iniziano dal primo giorno della vita di ciascuno e che normalmente si svolgono all’interno delle case, nelle famiglie, in particolare tra figli e genitori: i bambini che arrivano al nido piccolissimi sono permeati da queste esperienze precoci, presupposto delle loro successive evoluzioni, e gli educatori che li accolgono devono essere altamente consapevoli di questi processi relazionali. Un buon sistema educativo poggia le sue basi sulla buona preparazione degli educatori che siano sostenuti da un solido gruppo di lavoro e da una costante supervisione del loro operato.
Con questi presupposti e nel rispetto del valore della continuità che ritroviamo nella quotidianità, negli spazi e nel personale, l’educatore di riferimento rappresenta una figura di adulto competente ed empatico che accoglie fin dal primo giorno di inserimento la coppia genitore-bambino e la segue sino alla fine dell’ambientamento al nido per consentire a tutti di mettere in atto una graduale conoscenza che permetterà a tutti gli attori coinvolti di costruire un rapporto stabile basato sul dialogo e sulla fiducia.
Attraverso gli strumenti di ascolto, osservazione e elaborazione, l’educatore raccoglie le informazioni riguardanti il bambino e la famiglia necessarie a definire una progettazione educativa cucita su misura per ognuno, condivisa e negoziata all’interno dello staff.
Le attività vengono programmate su base mensile, prevedendo il coinvolgimento dei bimbi nei rispettivi gruppi di appartenenza attraverso la definizione dell’impiego degli spazi e dei materiali.
È tramite il ricorso alla progettualità circolare che vengono perseguiti gli obiettivi dei percorsi educativi, a livello individuale e a livello di gruppo, scegliendo tra le attività pensate nei diversi gruppi per il raggiungimento degli obiettivi specifici, quelle che, nella quotidiana contingenza e in relazione ai processi di sviluppo individuale, assumono maggior senso, in relazione ai bisogni dei bambini.